I Mitmacher al Piccolo di Milano con la rilettura dell’«Iliade»

I Mitmacher al Piccolo di Milano con la rilettura dell’«Iliade»

Dunya Carcasole

Si chiamano Mitmacher, che significa: «collaborare», sono attivi da poco più di tre anni e già portano lustro alla città. Sono Giovanna Scardoni, Luca Passeri, Stefano ScheriniNicola Ciaffoni, due veronesi doc, un «immigrato» e un innamorato della nostra città.

Hanno fondato l’associazione culturale nel 2012, debuttando al Camploy con Il complice di Friedrich Dürrenmatt, spettacolo riadattato per marionette e attori. Sono poi apparentemente spariti dalla circolazione, impegnati in parte in progetti individuali e in parte in lavori che li hanno visti protagonisti in Lombardia e Piemonte, per riapparire a Verona all’inizio del 2015 con Iliade – mito di ieri, guerra di oggi. Il progetto, ideato per adattarsi al pubblico adulto come ai percorsi didattici, ha avuto giusto il tempo di ricevere i consensi delle nostre scuole, che è stato preso dal Piccolo Teatro Strehler di Milano che lo ha inserito tra le proprie produzioni. Dall’11 al 29 gennaio 2016 sarà quotidianamente nel cartellone delle matinée, e vista l’ottima accoglienza in prevendita, il Piccolo ha chiesto ulteriori repliche mattutine, oltre a qualche serale.

Abbiamo incontrato i Mitmacher per farci raccontare i retroscena di questo risultato. «Vorremmo che questa conquista rinnovi la speranza delle compagnie locali di crescere e uscire dal circuito cittadino», ci ha detto Stefano, che di Iliade firma la regia: «Questo è il primo progetto completamente veronese della nostra associazione. L’idea di una riduzione teatrale dell’Iliade è venuta a Nicola, che lo interpreta, e il testo è stato curato da Giovanna. Un’altra veronese, Linda Faccenda, si è occupata dell’organizzazione». Il milanese Luca per una volta farà solo da spettatore.

Portare l’Iliade a teatro non è impresa da poco: «La sua bellezza sta nella poetica del testo, non tanto nella trama», spiega Nicola. E Stefano aggiunge: «Per rappresentarla è necessario tradirla». Si tratta di un tradimento autorizzato, per il quale è stata chiesta la consulenza del grecista Andrea Rodighiero. Il risultato è una lettura contemporanea in cui gli dèi di allora divengono i divi di oggi e la guerra di allora assume forma di archetipo di tutte le guerre.

«Per la riscrittura ho usato larghe parti di Omero affidandomi a traduzioni in versi come in prosa cui ho aggiunto dettagli e vocaboli contemporanei, come pistole o missili», ha spiegato Giovanna Scardoni. Ancor più interessante è stato il metodo di lavoro: «Non sono stata un semplice drammaturgo che scrive il testo e lo propone al regista ma l’ho cucito addosso all’attore anche attraverso sperimentazione e improvvisazione».

Molto ci sarebbe ancora da dire su Iliade – mito di ieri, guerra di oggi ma, più che conoscerne la genesi, vale la pena vederla a teatro. A Verona torna il 25, 26 e 27 novembre al SS. Trinità con doppio spettacolo sia al mattino che alla sera.

Dunya Carcasole

Fonte: L’Arena

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Iliade Nicola Ciaffoni

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