UCCELLI. UN’UTOPIA
UCCELLI. UN'UTOPIA
Lo spettacolo
Rappresentare oggi la famosa commedia di Aristofane significa scegliere di affrontare e indagare il tema dell’utopia, e di farlo proprio in un momento storico in cui parlare di futuro, di lieto fine, di speranza e di ricostruzione è una (vera) sfida da raccogliere. In un atto comunitario la città si ritrova, ma soprattutto ritrova il piacere di raccontare e di raccontarsi storie, sapendo che anticamente proprio in questo modo veniva trasmessa la cultura. Da qui la scelta di una commedia che assomigli a una favola: per mantenere la giusta leggerezza senza perdere la possibilità di una riflessione sulla società e su cosa essa stia progressivamente diventando. Per la sua struttura comica, così legata al racconto fantastico, Gli uccelli si presta assolutamente ad essere attualizzata, perché vicina alla natura profonda dell’uomo, immutabile nei secoli. Ecco quindi che i due Ateniesi protagonisti della commedia, Pistetero, “colui che persuade i compagni”, e Evelpide, “lo speranzoso”, stanchi della loro vita in una città piena di litigi e di tasse da pagare, diventano nello spettacolo, due cittadini che fuggono dalla pandemia e da tutto quello che essa ha svelato. I due si incamminano alla ricerca di un mondo migliore, e, come nelle fiabe più belle, si perdono.
da Aristofane
drammaturgia Giovanna Scardoni
regia Stefano Scherini
con Francesca Botti, Nicola Ciaffoni, Giovanna Scardoni e Stefano Scherini
con la partecipazione straordinaria in video di Michela Ottolini e Paolo Calabresi
scene Gregorio Zurla
costumi Elena Rossi
luci Nicolò Pozzerle
drammaturgia video Giovanna Scardoni
consulenza drammaturgica Martina Treu
aiuto regia Gioia Battista
assistente alla regia Rachele Pesce
collaborazione artistica danzata Silvia Bertoncelli
realizzazione video Ippogrifo Produzioni
residenza prove Fucina Culturale Machiavelli
produzione MitmacherTeatro – Teatro del Carretto
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nicolaciaffoni
